Olympic Roma e la Talentform di Alfredo Patti insieme per grandi traguardi
Talentform è tra le prime 100 aziende in Italia nel settore dei corsi di formazione e aggiornamento professionale. Soprattutto, da qualche settimana è partner dell’Olympic Roma, anche grazie al buon rapporto tra Mario Fiorillo e Alfredo Patti, leader della Talentform. Abbiamo domandato a quest’ultimo di cosa si occupa, di come si sia avvicinato al mondo della pallanuoto e poi all’Olympic. E tante altre cose: scopriamo insieme obiettivi e ambizioni di questa partnership.
Di cosa si occupa precisamente la Talentform? Qual è la mission dell’azienda?
«Talentform opera in Italia nel settore della formazione e dell’aggiornamento professionale e manageriale, progettando, sviluppando ed erogando percorsi formativi. L’azienda opera in sinergia con i più importanti Fondi Istituzionali per il finanziamento formativo rivolto a inoccupati, disoccupati e lavoratori in costanza di rapporto o espulsi dal mercato del lavoro. Talentform è presente nelle regioni Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo, Puglia e, presto, in Piemonte con sedi accreditate alle rispettive Regioni».
Aprendo il sito internet di Talentform, salta subito agli occhi lo slogan dell’azienda: “Non esistono vette impossibili da raggiungere. Basta avere i mezzi giusti”. La frase si può adattare benissimo anche allo sport: che valore formativo e pedagogico ha, soprattutto per i giovani?
«Sicuramente il presupposto è di aiutare le persone a raggiungere la piena consapevolezza delle proprie capacità e possibilità individuali. Dopo di che il nostro ruolo – un po’ come quello del coach – è di supportare, accompagnare le persone/atleti in un processo di crescita individuale, fornendo strumenti e stimoli, che può significare raggiungere, e mantenere, un ruolo personale/professionale nella società/squadra in un contesto altamente competitivo».
Perché avete deciso di diventare uno dei partner dell’Olympic Roma?
«Lo sport, particolarmente quello di squadra, è un’ottima palestra per le relazioni sociali, diciamo di grande stimolo per l’intelligenza ambientale. Trovo la pallanuoto uno sport “nobile”, un po’ come la boxe tra gli sport individuali. Poi, provo una grande ammirazione per le scelte di un grande campione come Mario Fiorillo che, dopo aver vinto tutto, ha deciso di mettersi in discussione in un mondo in cui le sue medaglie d’oro non avevano alcun valore. Tutto ciò che gli è costato raggiungerle, però, è stato un grande bagaglio per affermarsi. Ora ha deciso di riaffacciarsi nel mondo del suo sport, dove ha ancora tanto da dire, e lo sta facendo con i giovani, prendendoli per mano e accompagnandoli in un percorso di crescita sportiva e personale. Spero che questi giovani comprendano che fortuna abbiano avuto nell’avere accanto un uomo che è un campione nello sport e nella vita. Non potevamo non esserci anche noi: in un’ottica di parallelismo tra gioco di squadra e organizzazione aziendale, dove tanto Mario Fiorillo, quanto Talentform, si impegnano quotidianamente per la crescita di chi si affida a loro».
Cosa hanno in comune la Talentform di Alfredo Patti e l’Olympic Roma di Mario e Luca Fiorillo?
«La presenza e il sacrificio costante di chi ha avuto un’idea e ne è talmente convinto da rinunciare a obiettivi comodi e facili, lavorando tutti i giorni, con il traguardo ben chiaro in mente, senza distrazioni».
Che rapporto hai con Mario Fiorillo? Oltre a essere un abile manager, è un vero totem della pallanuoto italiana e mondiale, campione olimpico a Barcelona ’92.
«Grandissima stima, rispetto, ammirazione per un grande campione che ha sempre mantenuto un profilo “basso”, che non ha mai dimenticato le sue origini, che continua ad affermarsi in ogni campo, un vero esempio per i giovani (ma anche per i meno giovani). Sempre più spesso oggi incontriamo persone che si “riempiono del nulla”: Mario non ha bisogno di apparire. Ammiro inoltre la sua curiosità, la sua continua ricerca della sfida, la sua capacità di analisi e pianificazione, la sua capacità e voglia di trasferire ai giovani, senza gelosie».
Come ti sei avvicinato alla pallanuoto? Sei mai stato al Foro Italico per assistere a una partita?
«Da giovane praticavo il nuoto a livello agonistico (però che noia…) e talvolta ho gareggiato al Foro Italico senza però mai grandi risultati. Ma già aver potuto nuotare nel Tempio del Nuoto era una grande soddisfazione. La pallanuoto consente un’espressività, tecnica, ludica e atletica in un elemento che non è il nostro, ma da cui siamo attratti sin dalla nascita. Ha un fascino irresistibile, dove potenza, acquaticità, intelligenza, fantasia, tecnica e gioco di squadra sono l’espressione finale di tanto, ma veramente tanto, allenamento e sacrificio. Assisto alle partite dell’Olympic anche al Foro, quando possibile: entrare nella Piscina dei Mosaici è sempre una grande emozione!».
Andrea Esposito
Responsabile Comunicazione Olympic Roma