Olympic Roma dai due volti: pareggio d’oro nel finale
Polisportiva Delta – Olympic Roma 7-7 (2-1, 1-2, 0-3, 4-1)
Contratto, a tratti nervoso, confusionario. Come ogni derby che si rispetti, quello di serie A2 tra Delta – Olympic Roma non è stato da meno. Al Foto Italico, grande voglia di vincere da parte di entrambe le squadre, che si equivalgono nei primi due parziali. Poi lo scatto dei ragazzi di Mario Fiorillo, che a fine terzo sono 3-6 e hanno in pugno la partita. Ma i padroni di casa non mollano mai e piazzano una rimonta incredibile, interrotta dal gol del definitivo 7-7 di Patti a 8” dalla sirena finale. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Per come si era messa – forse – è un punto guadagnato.
La cronaca
Pronti, via e alla prima azione del match Lo Re avvisa tutti di essere in una giornata grazia (alla fine sarà tripletta, ndr). Fase nuotata della partita, poi il Delta trova il pareggio con Baldi in extra player e il 2-1 con il rigore di Verde. A metà del secondo parziale Ballarini fa 2-2, ma il Delta risponde immediatamente con Viglialoro, 3-2. L’Olympic prova a scuotersi: è Cianchetti a firmare il 3-3 prima dell’intervallo lungo.
Dopo il cambio di campo, la strigliata di Mario Fiorillo sveglia i suoi dal torpore. Lo Re, Kadar e ancora Lo Re piazzano un break di 0-3, che sembra indirizzare definitivamente la gara. Sembra, appunto. Il Delta non ci sta: Baldi accorcia in superiorità, imitato poco dopo da Gambin. Il ForoItalico si accende e i padroni iniziano a credere nella rimonta. Che si concretizza poco dopo: è 7-6 Delta a 1’30” dalla fine. L’Olympic si ributta avanti con la forza dei nervi e viene premiata con il pareggio di Patti, ben servito da Lo Re e colpevolmente lasciato libero di segnare da posizione di palo 6 su uomo in più. Finisce 7-7: un punto per uno, con le due squadre che iniziano a muovere così la propria classifica.
Olympic Roma: Giannotti, Ballarini 1, De Lena, Graziosi, Lo Re 3, Di Santo, Cianchetti 1, Kadar 1, Di Bella, Fabrucci, Carrozza, Patti 1, Peluso, Quaranta. TPV: Mario Fiorillo.
Olympic Roma, si comincia: al Foro Italico la 1ª è contro il Crotone
Finalmente, si comincia. È tutto pronto per l’atteso esordio ufficiale dell’Olympic Roma nella stagione 2023/24. Gli uomini di Mario Fiorillo tornano a giocare in casa al Foro Italico e alla 1ª giornata si trovano davanti a una sfida già ostica. Sabato 4 novembre, ore 15:00, l’avversario dei capitolini è la R.N. Auditore Crotone, squadra neopromossa ma con un roster di livello molto alto. Non sarà semplice, ma capitan Fiorillo e compagni non vedono l’ora di poter entrare in acqua davanti ai propri tifosi.
Dopo due mesi di dura preparazione, è arrivato finalmente il momento che tutta la squadra aspettava. Come ogni Prima che si rispetti, non mancheranno le farfalle nello stomaco, anche ai più esperti. È importantissimo rompere subito il ghiaccio e farsi trovare pronti: l’Olympic può contare sull’esperienza di Luca Fiorillo e del neo arrivato Bruno Kadar, oltre che sull’entusiasmo di tutti i suoi giovani atleti, pronti e determinati a far bene in questa serie A2.
Tutto il gruppo e il suo leader e allenatore Mario Fiorillo tengono molto a far bene davanti al proprio pubblico di casa, sotto gli occhi di amici, parenti e tifosi. Non sarà semplice contro il Crotone. La squadra calabrese si è rinforzata molto durante l’estate, aggiungendo al proprio roster giocatori da serie A1. L’argento olimpico a Londra 2012 Massimo Giacoppo, Lapenna, Privitera e Zovko sono solo alcune delle frecce nell’arco di coach Francesco Arcuri.
Queste le parole del tecnico dell’Olympic Roma, Mario Fiorillo: «Finalmente inizia il campionato. Sarà una stagione difficile, caratterizzata dall’equilibrio, soprattutto nel girone Sud. Tante squadre possono ambire a una posizione play off e – allo stesso tempo – altrettante possono rischiare di finire ai play out. Serve essere sempre concentrati, in ogni partita. Domani ci aspetta una squadra che è una neo promossa solo sulla carta, con un roster pensato per il salto in serie A1, estremamente competitivo. Noi dobbiamo giocare la nostra partita, provando a mettere in pratica il grande lavoro svolto in questi due mesi. Siamo pronti, fisicamente e mentalmente. Buona partita e buon inizio di campionato ai miei ragazzi, ai miei collaboratori e a tutto il movimento della serie A2».
La conciliazione tra sport e scuola è una delle principali preoccupazioni dei genitori di bambini e adolescenti che praticano un’attività sportiva. Si teme che lo sport possa essere un ostacolo al percorso scolastico, ma gli studi e le storie di molti ragazzi dimostrano che non è così.
Al contrario, lo sport può apportare numerosi benefici al rendimento scolastico. Infatti, aiuta lo sviluppo cognitivo, sociale e relazionale dei giovani, favorisce un maggior livello di attenzione e un minore assenteismo a livello scolastico. I giovani atleti hanno anche in genere una maggiore autostima rispetto ai coetanei sedentari.
Benefici cognitivi
Lo sport può aiutare a migliorare le prestazioni cognitive, come la memoria, la concentrazione e l’apprendimento. Infatti, l’attività fisica stimola la produzione di fattori neurotrofici, che sono importanti per la crescita e la salute delle cellule cerebrali.
La memoria: l’esercizio fisico migliora la memoria a breve termine, la memoria a lungo termine e la memoria di lavoro.
L’attività fisica può avere un impatto positivo sulle capacità cognitive, in particolare sulle funzioni mnemoniche.
La memoria a breve termine è la capacità di ricordare informazioni per un breve periodo di tempo, come pochi secondi o minuti. La memoria a lungo termine è la capacità di ricordare informazioni per un periodo di tempo più lungo, come giorni, settimane o addirittura anni. La memoria di lavoro è la capacità di elaborare e conservare informazioni per un breve periodo di tempo mentre si eseguono altre attività.
Numerosi studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico può migliorare le prestazioni in tutte e tre queste forme di memoria. Ad esempio, uno studio ha rilevato che gli adolescenti che hanno svolto un programma di allenamento di forza di 12 settimane hanno migliorato la loro memoria a lungo termine.
I meccanismi attraverso i quali l’esercizio fisico migliora la memoria coinvolgono diversi fattori, tra cui:
Aumento del flusso sanguigno al cervello: l’esercizio fisico aumenta il flusso sanguigno al cervello, che può fornire ai neuroni più ossigeno e nutrienti, necessari per la funzione cognitiva.
Produzione di fattori neurotrofici: lo sport stimola la produzione di fattori neurotrofici, che sono molecole che aiutano a promuovere la crescita e la sopravvivenza dei neuroni.
Riduzione dello stress: l’allenamento può aiuta a ridurre lo stress, che può avere un impatto negativo sulla memoria.
Lo sport quindi può essere un modo efficace per migliorare le capacità cognitive, in particolare le funzioni mnemoniche, utili nelle attività giornaliere, compreso quelle scolastiche.
La concentrazione: lo sport migliora la concentrazione e la capacità di attenzione.
La concentrazione è la capacità di focalizzare la propria attenzione su un compito o un’attività. È una capacità importante per il successo in molti ambiti della vita, tra cui la scuola, il lavoro e le relazioni personali. Lo sport aiuta a migliorare la concentrazione e la capacità di attenzione in diversi modi. Innanzitutto, stimola la crescita e la salute delle cellule cerebrali, contribuendo così ad aumentare la memoria, la concentrazione e l’apprendimento.
In più riduce l’ansia da prestazione e aiuta a migliorare l’umore. Un umore positivo infatti, favorisce la concentrazione e la capacità di attenzione.
Ecco alcuni esempi concreti di come l’esercizio fisico può migliorare la concentrazione:
Un bambino che pratica regolarmente sport può avere una migliore memoria a breve termine, il che può aiutarlo a ricordare le lezioni e i compiti a casa.
Un adolescente che pratica sport può avere una migliore concentrazione, il che può aiutarlo a seguire le lezioni e a studiare per gli esami.
Un giovane atleta può avere una migliore capacità di apprendimento, il che può aiutarlo a comprendere nuovi concetti e idee.
L’apprendimento: lo sport facilita l’apprendimento di nuove informazioni e la capacità di risolvere problemi.
L’apprendimento è un processo complesso che coinvolge diversi aspetti, tra cui la memoria, la concentrazione e la capacità di risolvere problemi. Lo sport può migliorare tutti questi aspetti perché aumenta il flusso sanguigno al cervello, fornendogli più ossigeno e nutrienti. Questo può aiutare a migliorare le proprie potenzialità e aumentare le connessioni neuronali che permettono l’accesso alle informazioni.
Inoltre lo sport pone delle sfide continue per cui occorre avere una buona capacità di risolvere problemi. Allenarsi costantemente e avere degli obiettivi futuri facilita lo sviluppo delle capacità di pensiero critico e di risoluzione dei problemi. Lo Sport dunque è un’attività salutare che può apportare benefici duraturi anche in termini di apprendimento scolastico.
Benefici relazionali
Lo sport aiuta a sviluppare le competenze sociali in diversi modi. Innanzitutto, la pratica di un’attività sportiva richiede di interagire con gli altri e di lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune. Questo può aiutare i giovani a sviluppare la capacità di collaborare, lavorare in team e risolvere i conflitti.
Vediamo quali sono questi benefici:
La collaborazione: fare sport insegna ai giovani a collaborare con gli altri per raggiungere un obiettivo comune.
La collaborazione è una competenza fondamentale per la vita, sia a livello personale che professionale. L’esercizio fisico, in particolare lo sport di squadra, può essere un ottimo modo per insegnare ai giovani a collaborare con gli altri.
In uno sport di squadra come la pallanuoto, per esempio, i giovani devono imparare a lavorare insieme fuori e dentro la piscina, per raggiungere un obiettivo comune. Questo richiede la capacità di comunicare efficacemente, condividere le responsabilità e risolvere i conflitti.
Oltre al fatto che parte degli allenamenti e le gare avvengono in un elemento differente, l’acqua, che richiede un’attenzione maggiore e una grande affinità col gruppo.
Lo sport aiuta i giovani a sviluppare queste competenze in diversi modi. Innanzitutto, fornisce l’opportunità di interagire con gli altri in un ambiente positivo e collaborativo. In secondo luogo, insegna l’importanza del lavoro di squadra e della comunicazione. In terzo luogo, offre la possibilità di sperimentare i benefici della collaborazione, come il successo e la soddisfazione.
Ecco alcuni esempi concreti di come, uno sport come la pallanuoto, può insegnare ai giovani a collaborare:
In attacco, i giocatori devono collaborare per passarsi la palla, dribblare gli avversari e segnare un gol.
Nella fase difensiva devono collaborare per formare un muro e difendere il campo e il loro portiere.
Fuori dalla vasca invece, devono diventare un gruppo amalgamato che si conosce e che poi si trova alla perfezione quando sono immersi in acqua.
Oltre a insegnare ai giovani a collaborare, lo sport può anche aiutarli a sviluppare altre competenze importanti, come la leadership, il problem solving e la resilienza, che saranno essenziali per il successo nella vita.
Il lavoro di squadra: l’esercizio fisico insegna ai giovani a lavorare in team e a rispettare le opinioni degli altri.
La pallanuoto è uno degli sport di squadra che richiede una grande cooperazione e comunicazione tra i giocatori. I giocatori devono lavorare insieme per segnare gol, difendere la propria porta e vincere la partita. Questo richiede loro di imparare a comunicare efficacemente, a rispettare le opinioni degli altri e a collaborare per raggiungere un obiettivo comune.
Ecco alcuni esempi di come la pallanuoto insegna il lavoro di squadra:
I giocatori comunicano tra loro per coordinare le azioni offensive e difensive. Devono essere in grado di farlo rapidamente e efficacemente per assicurarsi che tutti siano sulla stessa “onda”.
Sanno di dover rispettare le opinioni degli altri. In una squadra di pallanuoto, tutti i giocatori hanno un ruolo importante da svolgere e devono essere disposti ad ascoltare le opinioni degli altri e a lavorare insieme per trovare la soluzione migliore in ogni momento.
Devono collaborare per raggiungere un obiettivo comune. In una partita di pallanuoto, i giocatori devono lavorare insieme per segnare gol e difendere la propria porta. Questo richiede loro di fidarsi l’uno dell’altro e di lavorare bene singolarmente e collettivamente.
La pallanuoto è uno sport che insegna ai giovani il valore del lavoro di squadra. Comunicare efficacemente, rispettare le opinioni degli altri e collaborare per raggiungere un obiettivo comune, sono tutte competenze preziose che possono essere applicate a diversi aspetti della vita e della scuola.
La leadership: lo Sport insegna ai giovani a prendere l’iniziativa e a guidare gli altri.
Lo sport è un’esperienza che può aiutare i giovani a sviluppare le proprie capacità di leadership, imparando a essere responsabili per se stessi e per altre persone, a prendere delle decisioni funzionali e a guidare un team verso la meta scelta.
Ecco alcuni esempi di come lo sport può insegnare la leadership ai giovani:
I giocatori devono imparare a prendere l’iniziativa e a prendere decisioni rapide in situazioni di pressione.
Devono imparare a comunicare efficacemente con i propri compagni di squadra.
Devono imparare a motivare e ispirare gli altri.
In particolare, la pallanuoto può insegnare ai giovani a sviluppare le seguenti capacità di leadership:
Autodisciplina: i giocatori di pallanuoto devono essere in grado di seguire le regole e allenarsi duramente per migliorare le proprie capacità atletiche in acqua.
Comunicazione: devono essere in grado di coordinarsi e collaborare mentre nuotano, e comunicare efficacemente con i propri compagni di squadra che sono in vasca e con l’allenatore che sta fuori.
Problem solving: devono essere in grado di risolvere rapidamente i problemi durante il gioco.
Motivazione: un pallanuotista è in grado di motivare se stesso per gestire le energie e dosare le forze, e di supportare gli altri per raggiungere gli obiettivi della squadra.
Questi aspetti dello sport diventano utili anche in ambito scolastico quando un giovane si trova alle prese con interrogazioni, esami, momenti di calo oppure difficoltà in una o più materie.
Un giocatore che, per esempio, può assumere la leadership di una squadra durante una partita, dando indicazioni ai compagni e motivandoli, saprà anche gestire più consapevolmente se stesso e coordinare gruppi di studio e collaborazioni tra studenti per preparare esami o apprendere particolari argomenti.
Gli sport di gruppo fra cui la pallanuoto, sono un importante mezzo per offrire ai giovani una preziosa opportunità di sviluppare le proprie capacità di leadership.
Benefici sociali
Lo sport può aiutare a sviluppare l’autostima e la fiducia in se stessi in diversi modi. Innanzitutto, il successo sportivo può fornire ai giovani un senso di realizzazione e di autoefficacia. Questo può aiutarli a sviluppare una visione positiva di se stessi e delle proprie capacità.
L’autostima: lo sport aumenta l’autostima e la fiducia in se stessi.
L’autostima è la valutazione che una persona fa di se stessa, delle proprie capacità e dei propri meriti. Una sana autostima è importante per il benessere psicologico, in quanto aiuta gli atleti, gli studenti e le persone in generale a sentirsi sicure di sé e a credere nelle proprie capacità.
Lo sport può essere un modo efficace per migliorare l’autostima. Praticare un’attività sportiva può aiutare le persone a:
Sviluppare nuove competenze e abilità: quando una persona impara a svolgere un’attività sportiva, si sente più capace e competente.
Affrontare le sfide e superare gli ostacoli: lo sport richiede impegno, disciplina e perseveranza. Superare le sfide sportive può aiutare i giovani a sviluppare una maggiore fiducia in se stessi.
Sentirsi parte di un gruppo: l’appartenenza a una squadra sportiva può fornire alle persone un senso di appartenenza e di accettazione.
La pallanuoto è uno sport che può essere particolarmente utile per migliorare l’autostima. È uno sport di squadra che richiede impegno, collaborazione, rispetto per gli altri e può aiutare gli atleti a sviluppare un maggiore senso di fiducia in se stesse e nelle proprie capacità.
Ecco alcuni esempi concreti di come lo sport può aiutare a migliorare l’autostima:
Un giocatore che impara a tirare in porta con successo può sentirsi più sicuro di sé e delle proprie capacità e avere dei riferimenti di se stesso utili per affrontare lo studio e gli esami
Una squadra che vince una partita può sentirsi più unita e affiatata, così come una classe che si supporta e si aiuta può portare alla crescita equilibrata di ogni componente.
Un giocatore che supera un infortunio può sentirsi più forte e determinato e questo si riflette sulla sua voglia di confermare questa determinazione in ogni aspetto importante della sua vita, compresa la scuola.
Naturalmente, lo sport non è l’unico modo per migliorare l’autostima. Tuttavia, può essere un’esperienza molto positiva e gratificante che può portare a un miglioramento significativo del benessere psicologico di un giovane impegnato quotidianamente tra scuola, amici, famiglia e… sport.
La fiducia in se stessi: lo sport aiuta i giovani a credere nelle proprie capacità.
Lo sport è una parte importante della crescita e dello sviluppo dei giovani, che oltre a migliorare la salute fisica, li aiuta a sviluppare la fiducia in se stessi. Quando i giovani si impegnano in un contesto sportivo e ottengono risultati, questo può aiutarli a sentirsi più capaci e competenti.
In secondo luogo, li aiuta a sviluppare un senso di autoefficacia. L’autoefficacia è la convinzione di essere in grado di raggiungere gli obiettivi. Quando i giovani si impegnano nelle gare, sviluppano un senso di autoefficacia, che può portare a un aumento della fiducia in se stessi.
Esempi di come lo sport può aiutare i giovani a sviluppare la fiducia in se stessi:
Imparare nuove abilità: ogni sport è complesso e richiede una serie di abilità. Imparare tutte queste abilità può aiutare i giovani a sentirsi più capaci e competenti.
Raggiungere obiettivi: lo sport di squadra richiede la collaborazione di tutti i giocatori per vincere. Quando i giovani si impegnano in una partita, questo li aiuta a sentirsi più responsabili e parte di un progetto.
Superare le sfide: è fisicamente impegnativo. Superare le sfide fisiche aiuta a sviluppare un senso di autoefficacia durante le sfide quotidiane e gli obiettivi scolastici.
Lo sport offre ai giovani esperienze positive e gratificanti come effetto dell’impegno, del sacrificio e della determinazione. Questa abitudine di arrivare al successo attraverso un percorso progressivo e costante, fatto di allenamenti, sconfitte e vittorie, insegna ai ragazzi a saper contare su se stessi, ad autoreferenziarsi e ad attingere dalle proprie esperienze.
Abituarsi a questo stile di vita proattivo che richiede lo sport, si ripercuote anche nella vita di tutti i giorni, e diventa fondamentale anche per affrontare l’anno scolastico con tonicità e responsabilità.
Testimonianze dirette
Il progetto dell’Olympic roma si impegna a “coltivare una cultura sportiva che vada oltre le piscine, plasmando giovani atleti in veri leader e cittadini responsabili in grado di influenzare positivamente la comunità”. Per questo abbiamo voluto intervistare alcuni tra i protagonisti degli Olympic per fornire una testimonianza diretta di come sport e scuola siano un binomio possibile e stimolante.
Thomas Lo Re, un esempio pratico
Thomas rappresenta un esempio pratico di come si possa conciliare sport e scuola. È un giovane atleta del 2005 che sta per partecipare al suo quarto campionato di A2 oltre ai campionati giovanili che ha alle spalle. Cresciuto nella Fiorillo Academy è oggi un pilastro della Prima Squadra, e nonostante il suo impegno quasi da professionista, si è diplomato con il massimo dei voti e ha iniziato all’università un percorso di ingegneria gestionale alla Sapienza.
L’Intervista. Thomas, in questa intervista realizzata durante la preparazione per la stagione 2023/24, ci dice: “Ho appena finito il liceo scientifico e sono uscito con 100. Per conciliare lo studio con lo sport, quindi la scuola con la pallanuoto, il mio metodo è stato quello di ottimizzare il mio tempo.
Quindi ridurre al minimo le perdite di tempo, riposarmi il meno possibile e sfruttare al meglio le ore che avevo a disposizione tra la fine della scuola e l’inizio degli allenamenti.
Lo sport fino ad ora mi ha dato tanto, mi ha arricchito di insegnamenti di vita che ho potuto anche applicare nello studio. Tra questi mi sento di sottolineare e di evidenziare il Non Mollare Mai, vale a dire che anche se un obiettivo sembra irraggiungibile, in realtà questo, con costanza e perseveranza, potrà sempre essere ottenuto.
Mi sento in dovere di fare un appello a tutti quei genitori e a quei ragazzi che sono incerti sull’intraprendere la strada dello sport agonistico, perché magari credono che questo sottragga troppo tempo allo studio.
Non è assolutamente vero!
Dopo il liceo infatti, ho iniziato il percorso universitario di ingegneria gestionale alla Sapienza, mentre continuo a crescere a livello sportivo nel campionato di A2 con l’Olympic Roma Pallanuoto.
Mi fa piacere essere un esempio pratico per tanti ragazzi che vogliono essere degli sportivi e studiare al contempo, e testimoniare concretamente che quando si ha la volontà di intraprendere un percorso e l’impegno nel perseguirlo, si riesce anche a farlo conciliare con l’organizzazione e con tutto il resto degli impegni.”
Adriano Giannotti, tra Laurea e Pallanuoto
Mi chiamo Adriano Giannotti, sono il portiere dell’Olympic Roma e mi sono da poco laureato in Ingegneria Chimica.
Il mio metodo è sempre stato quello di organizzare bene la giornata: avere l’impegno di andare la sera in piscina, mi dà un orario preciso durante la giornata dove devo essere più concentrato. Questo mi aiuta tanto, perché so che dopo lo studio posso sempre staccare con la pallanuoto.
Lo sport mi ha insegnato la costanza in ciò che faccio e mi ha aiutato a non mollare tutto, anche quando qualche esame non è andato bene.
A tutti i ragazzi che si sentono incerti sul conciliare i due impegni consiglio di imparare a ritagliarsi uno spazio nella giornata per una propria passione personale e di vederla un po’ come un premio per l’impegno nello studio.
Mario Fiorillo, Fondatore della Fiorillo Academy
Mario Fiorillo, oro olimpico, allenatore, presidente e guida per i giovani atleti dell’Olympic Roma, condivide i suoi consigli come padre, insegnante e uomo di rappresentanza del progetto Fiorillo Academy.
“L’importante è trovare un equilibrio tra sport e scuola” Non è necessario praticare sport a livello agonistico per ottenere benefici. Anche un’attività sportiva a livello amatoriale può essere utile per migliorare il rendimento scolastico.
Come può lo sport aiutare a migliorare il rendimento scolastico? Lo sport, soprattutto a livello agonistico, sicuramente aiuta nell’educazione al lavoro. Sviluppa inoltre la capacità di organizzazione e insegna a ragionare per obiettivi e a lavorare in team. Aiuta lo sviluppo cognitivo, sociale e relazionale dei giovani e favorisce un maggior livello di attenzione e una maggiore resistenza allo stress psicofisico.
Quali sono i consigli per conciliare sport e scuola? Ciò che consiglio ai miei ragazzi è di imparare a organizzare il proprio tempo: partendo dai giorni di lavoro (nello sport) e dai compiti/interrogazioni (nella scuola) ciò che funziona è definire un programma settimanale e fissare le priorità nello studio e negli allenamenti. Inoltre, esorto sempre gli atleti a rendere partecipi il coach e i professori, condividendo con loro i duplici impegni, affinchè favoriscano la loro programmazione e il loro equilibrio studio/sport. Per esempio, potrebbe aiutare molto conoscere prima i cicli di allenamento e le date dei compiti/interrogazioni e fissarli nel mese.
Nello sport come nella scuola (e nella vita!), non bisogna mai rimandare le cose importanti che ci siamo prefissati, altrimenti si corre il concreto rischio che si accumulino troppi impegni arretrati e ci si ingolfi su tutta la programmazione futura.
Ultimo consiglio, ma non di minore importanza, riguarda la scelta della scuola. Scegliere un percorso che rispetti le proprie esigenze e le proprie attitudini infatti, potrebbe essere determinante per raggiungere gli obiettivi personali.
Quali sono i benefici dello sport per la salute mentale? Lo sport aiuta la salute mentale e influisce positivamente sull’umore e sull’energia. Quello che ho appreso negli anni, come sportivo professionista prima, e come coach e manager poi, è che avere una disciplina sportiva ha effetti straordinari sulle capacità cognitive.
Riduce lo stress, favorisce il benessere mentale e migliora il sonno, quest’ultimo fondamentale per il recupero psicofisico dei ragazzi. Lo sport agonistico in particolare, contribuisce alla formazione di una propria identità, all’aumento dell’autostima e genera una maggiore capacità di interagire con se stessi e con gli altri.
Anche se i nostri giovani sono soggetti a molte più informazioni, sollecitazioni e stress da parte della società attuale, saper vivere il “momento presente”, focalizzarsi ed entrare nel flusso è un toccasana per mente e corpo. Oltre al fatto che favorisce la salute psicofisica di ogni individuo.
Con impegno e dedizione, è possibile conciliare la scuola e lo sport, e ottenere ottimi risultati in entrambi i campi, favorendo la crescita delle proprie potenzialità e del proprio talento attraverso l’esperienza, le relazioni e la consapevolezza dei propri mezzi.
Da questa certezza, Mario Fiorillo ha fondato e lanciato un’accademia di pallanuoto che sta formando giovani atleti e talentuosi studenti: la Fiorillo Academy.
La Fiorillo Academy è una vera scuola di pallanuoto, il cui obiettivo è formare giovani atleti, trasmettendo loro i principali valori dello sport: sacrificio, inclusione e disciplina.
Se sei un genitore di un bambino o di un adolescente, ti incoraggiamo a tenere conto dei benefici dello sport per il suo rendimento scolastico e per la sua salute psicofisica, e a prendere in considerazione l’idea di inserirlo in un contesto sano, stimolante e formativo dove crescere e fare esperienza.
Inoltre se pensi che la pallanuoto o il nuoto artistico possano fare al caso loro, ti esortiamo a prenotare una Prova Gratuita in uno dei nostri impianti direttamente con Mario Fiorillo oppure con la campionessa olimpica di nuoto artistico, Rossella Pibiri.
Per saperne di più sull’Olympic Roma e sulle sue attività, seguici sui nostri canali social o contattaci!
Olympic Roma, Rossella Pibiri nuova responsabile del nuoto artistico
La famiglia dell’Olympic Roma si allarga e si migliora non solo nella pallanuoto, ma anche in altre discipline. Siamo più che lieti di comunicare che Rossella Pibiri è la nuova responsabile del settore del nuoto artistico. Attualmente head coach della nazionale svizzera, Rossella è un’allenatrice con un curriculum spaventoso. Nella sua lunga carriera, ha allenato diversi atleti di altissimo livello (come Minisini, Flamini e Perrupato), vinto un Mondiale e partecipato all’Olimpiade di Tokyo 2020 come coach della nazionale italiana.
L’arrivo di Rossella Pibiri conferma ancora una volta la sempre grande volontà di crescere di Mario e Luca Fiorillo, che non si sono fatti scappare l’opportunità di regalare alle proprie ragazze il sogno di lavorare con una delle migliori allenatrici di nuoto artistico in Italia e non solo. Rossella avvierà – insieme allo staff tecnico già presente – un progetto nuovo e ambizioso, con l’obiettivo di far fiorire al CSI Flaminio un vero e proprio settore agonistico specializzato. Il lavoro di Rossella Pibiri inizierà dalle bambine più piccole, per dare loro delle basi più che solide di tecnica.
Il benvenuto del presidente Mario Fiorillo: «Siamo molto contenti di accogliere Rossella nella famiglia dell’Olympic Roma. È un’allenatrice di grande esperienza, con alle spalle un percorso molto importante e grandi ambizioni per il futuro. L’obiettivo – con lei e le istruttrici che continueranno a lavorare con noi – è quello di creare un settore di nuoto artistico che possa provare a competere ai massimi livelli nei campionati italiani».
Queste le parole di Rossella Pibiri: «Entrare a far parte dell’Olympic Roma è un opportunità che sto vivendo con molto entusiasmo. Una grande società si deve fondare su basi tecniche solide e la proposta di Mario e Luca Fiorillo di iniziare da zero con dei giovani atleti si sposa perfettamente con la mia filosofia sportiva. Sono certa che faremo un ottimo lavoro insieme: sono orgogliosa di essere stata scelta da questo top team».
Maurizio Gatto entra nello staff tecnico dell’Olympic Roma
Siamo orgogliosi di comunicare che Maurizio Gatto entra a far parte dello staff tecnico dell’Olympic Roma. L’allenatore romano – classe 1972 – si occuperà delle categorie giovanili alla base del vivaio della società di Mario e Luca Fiorillo. Professionista esemplare, Gatto vanta un curriculum infinito: in 28 anni tra assistente, tecnico e direttore sportivo ha vinto più di un titolo italiano e diverse medaglie alle tantissime finali nazionali alle quali ha partecipato.
Nato come atleta – e poi come allenatore – nel gruppo sportivo delle Fiamme Oro, Maurizio è poi approdato nel 2000 all’A.S. Roma Pallanuoto, con la quale ha vinto due scudetti – Ragazzi e Allievi – nel 2001/2002. Poi il passaggio al Vis Nova, un altro oro e un argento, prima di diventare cardine dell’S.C. Tuscolano. Le avventure con Roma 2007, Hydra e Accademia di Salvamento lo portano poi alla Roma Nuoto, con la quale vince un argento e un bronzo alle Final Eight del campionato nazionale. Ora, è pronto a mettere a disposizione dell’Olympic Roma e dei suo giovani atleti tutta la sua conoscenza.
Il benvenuto del presidente Mario Fiorillo: «Siamo contenti e orgogliosi dell’arrivo di Maurizio. Dal punto di vista tecnico e professionale, parlano già il suo curriculum e la straordinaria esperienza da allenatore di giovanili e prime squadre per diverse società. L’inserimento di Gatto aggiungerà competenze, equilibrio e grande umanità allo staff tecnico del nostro vivaio. Maurizio incarna a pieno i valori che ricerchiamo nella famiglia dell’Olympic Roma».
Continua Mario Fiorillo: «Il suo arrivo alza ancor di più l’asticella del nostro staff, già molto valido nella passata stagione e migliorato ancora in questa che ci apprestiamo a vivere. Ciò testimonia quante risorse investiamo nei tecnici delle giovanili: vogliamo mettere a disposizione di tutti i nostri ragazzi le migliori competenze e le migliori persone, per serietà, coerenza, valori umani e sportivi. Avanti così: sono certo che questa sia la strada da percorrere per continuare a crescere tutti insieme. Forza Olympic Roma!».
Queste le parole di Maurizio Gatto: «Prima di tutto, voglio ringraziare Mario e Luca Fiorillo per avermi coinvolto nel loro progetto sportivo. Insieme vogliamo costruire un vivaio vincente e competitivo. Sono molto contento di iniziare questa nuova avventura e sono sicuro che sarà stimolante e divertente lavorare alla base dell’attività giovanile».
Da alcuni decenni in Italia, si è andata sempre più consolidando una cultura della salute e sicurezza sul lavoro. L’obiettivo di Tecnologica Service consiste nel portare la sicurezza sui luoghi di lavoro. Non parliamo di una semplice professione, ma di una vera e propria missione: garantire che le strutture in cui le persone studiano e lavorano siano salubri e prive di ogni rischio. Da due stagioni, Tecnologica Service è partner dell’Olympic Roma.
Per conoscere meglio questa azienda, abbiamo disturbato BenitoMacchiarola, Fondatore e General Manager della Società.
Di cosa si occupa precisamente Tecnologica Service? Qual è la mission dell’azienda?
La Tecnologica Service nasce nel 1998 e – consapevole dello storico ritardo con cui l’Italia affrontava la tematica della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – ho deciso di investire la mia esperienza ultra ventennale, le mie competenze e la mia professionalità nel campo della sicurezza, della progettazione e della direzione di lavori, per affrontare nuove ed importanti sfide in ambito sia regionale che nazionale, rendendo sin da subito la Tecnologica Service un’azienda innovatrice e all’avanguardia nei servizi integrati di gestione della sicurezza.
La TECNOLOGICA SERVICE s.r.l. lavora su tutto il territorio nazionale, offrendo SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI PER LA SICUREZZA nei LUOGHI di LAVORO, realizzati sulle specifiche esigenze dei Clienti e conformi con la legislazione comunitaria e nazionale.
Grazie alla profonda esperienza maturata e alle modalità gestionali elaborate, la Tecnologica Service s.r.l. è in grado di offrire soluzioni per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro nella convinzione che «la tutela del lavoratore costituisce una scelta organizzativa e non un formalistico adempimento giuridico».
Forte di un’esperienza ultradecennale, di una vera cultura della qualità, accreditata come Soggetto Formatore presso la Regione Sicilia, iscritta nell’elenco regionale dei soggetti formatori (DASOE),la Società si caratterizza per avere una struttura professionale, flessibile ed in continuo aggiornamento, in grado di adempiere nella totalità alle problematiche che le si sottopongono confrontandosi giornalmente con diversi stakeholders.
La vasta gamma di servizi offerti, unita all’espansione territoriale e alla costante crescita e specializzazione professionale, fanno oggi della Tecnologica Service una realtà unica nell’ambito della Gestione, Formazione e Consulenza in materia di Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro.
La Tecnologica Service s.r.l. ha l’obiettivo di realizzare un cammino di miglioramento continuo e di crescita con ciascun Cliente, fornendo soluzioni idonee ed efficaci in riferimento ai settori sicurezza, qualità e ambiente, nella convinzione che solo chi investe in sicurezza guarda al domani e può avere la certezza di raggiungere il domani. Gli ingredienti principali della società sono le competenze e la disponibilità del patrimonio umano. Con risorse altamente qualificate nel settore, cooperiamo con il cliente per conseguire assieme gli obiettivi prefissati, favorendo un rapporto duraturo nel tempo basato sulla fiducia.
Il criterio-guida è l’orientamento al Cliente che si concretizza attraverso l’attuazione di un piano operativo personalizzato e aderente alle sue specifiche esigenze.
La Tecnologica Service, pertanto, si propone di assistere i propri clienti in tutti gli adempimenti richiesti dalla normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro: dalla valutazione dei rischi alle attività formative, dalla direzione dei lavori al coordinamento in fase di progettazione e di esecuzione dei lavori, dalla progettazione di opere pubbliche e private ai sistemi di gestione, dall’assistenza e consulenza tecnica e gestionale per i servizi di Prevenzione e protezione interni alle aziende (SPP) e HSE all’assunzione della funzione di RSPP e ASPP.
È una società specializzata nella progettazione, implementazione, gestione, consulenza e assistenza per la realizzazione ed il mantenimento dei Sistemi di Gestione Qualità, Ambiente e Sicurezza relativamente agli standard ISO 9001:2015, 14001:2015 E 45001:2018 che ha da poco festeggiato il suo 25° anno di attività.
Perché avete deciso di diventare uno dei partner dell’Olympic Roma?
La Tecnologica Service ha sempre legato la propria immagine allo sport ed in generale alle attività sportive. In Sicilia, ad Agrigento, sta sponsorizzando la squadra di padel del Tennis Club Città dei Templi per la partecipazione ad alcuni campionati regionali, mentre l’anno appena trascorso è stato uno degli sponsor della squadra di calcio a 5 JUS PALERMO, composta da avvocati che hanno disputato e vinto a Marrakech la Coppa del Mondo di categoria. Adesso abbiamo deciso di contribuire alla crescita dell’Olympic Roma di cui condividiamo progetto e spirito sportivo.
Cosa hanno in comune Tecnologica Service e l’Olympic Roma di Mario e Luca Fiorillo?
Senza dubbio gli obiettivi. Mario e Luca Fiorillo hanno deciso di rilevare una società esistente per trasformarla, competere ai massimi livelli ed offrire una grande realtà sportiva alla città di Roma anche nella pallanuoto. La Tecnologica, allo stesso modo, consapevole dell’importanza del tema sicurezza sul lavoro e delle proprie capacità, vuole crescere sul mercato per competere ai massimi livelli.
Come ti sei avvicinato alla pallanuoto? Hai mai assistito a una partita?
Ancora non ho avuto la possibilità di assistere dal vivo ad una partita e la Tecnologica si è avvicinata all’Olympic Roma quasi per caso, ma in famiglia sia i miei figli, che i miei nipoti sono dei grandi sportivi ed in televisione ne ho viste diverse di partite, soprattutto quelle della nazionale.
Olympic Roma e Delta ufficializzano il proprio rapporto di collaborazione
L’Olympic Roma e la Polisportiva Delta ufficializzano il proprio rapporto di collaborazione. Come prima notizia, Francesco Zangari entra a far parte dello staff tecnico dell’Olympic. Romano classe 1983, Zangari è e rimarrà allenatore della PolisportivaDelta, club con cui ha appena conquistato la promozione in serie A2. L’inserimento di Francesco nell’organigramma dell’Olympic Roma fortifica ancor di più il rapporto di collaborazione con la società del presidente Fabio Baccini ed è un chiaro segnale di quanto le due società vogliano continuare a investire nel settore giovanile, selezionando tecnici di spessore.
Zangari vanta un’esperienza ormai più che decennale sul bordovasca. Ha iniziato ad allenare ad Anzio, dove ha giocato per dieci anni, diventando anche il capitano di uno dei club più antichi del panorama laziale. Poi la lunga parentesi alla Zero9, con la quale ha conseguito importanti piazzamenti nazionali e prodotto quel gruppo di ragazzi che ora gli ha permesso di conquistare questa splendida promozione con il Delta, di cui Francesco è il punto di riferimento per tutto il settore pallanuoto. All’Olympic Roma curerà il settore giovanile, in modo particolare l’U16.
Il benvenuto del presidente Mario Fiorillo: «Tutti noi dell’Olympic Roma siamo molto contenti dell’inserimento di Francesco nel nostro staff tecnico. Siamo convinti che porterà un valore aggiunto, sia dal punto di vista tecnico che umano. Tengo molto a ringraziare il Presidente della Polisportiva Delta, Fabio Baccini, per la disponibilità dimostrata in occasione dei nostri incontri. Condividiamo gli stessi valori umani e sportivi, che sono ottime fondamenta per una proficuacollaborazione negli anni per entrambi i club»
Queste le parole del presidente Delta Fabio Baccini: «Sono fermamente convinto che nello sport di oggi per creare progetti di valore sia essenziale ottenere sinergie tra società amiche e con gli stessi valori sportivi, quale l’Olympic Roma del Presidente Mario Fiorillo. Un primo passo è già stato messo in pratica, con la partecipazione congiunta ad un torneo internazionale di primaria importanza come l’HaBa WaBa. Ora cercheremo di migliorare ed allargare questa collaborazione anche alle altre categorie giovanili».
Le parole di Francesco Zangari: «Sono contento di collaborare con l’Olympic Roma. Credo che questo mio inserimento sia utile a dare continuità alla sinergia già attiva tra i Presidenti Mario Fiorillo e Fabio Baccini. A livello giovanile, questo accordo consolida la collaborazione tra le due società e darà modo ai ragazzi di crescere ancora di più, grazie al lavoro di due club di tutto rispetto nel panorama della pallanuoto romana e non solo».
Bruno Kadar è un nuovo giocatore dell’Olympic Roma!
Bomba di mercato: Bruno Kadar è un nuovo giocatore dell’Olympic Roma! Il forte attaccante magiaro, classe 2000, arriva dalla De Akker, con la quale ha partecipato all’ultimo campionato di serie A1. Nato nelle giovanili dell’UVSE di Budapest, Kadar ha esordito in prima squadra molto giovane, giocando anche nella massima serie ungherese. Poi l’arrivo alla President Bologna – con la quale è stato con 53 reti anche il secondo miglior realizzatore del girone Nord della serie A2 – per motivi di studio, prima dell’ultima annata – appunto – sempre nel capoluogo emiliano, ma sponda De Akker.
Il benvenuto del presidente Mario Fiorillo: «Sono davvero felice di accogliere Bruno nella famiglia dell’Olympic Roma. Volevamo migliorare il lato buono e alzare ancor di più il livello rispetto allo scorso anno, mantenendo sempre la politica di inserire nel roster giocatori giovani. Kadar coniuga la giovane età con una grande esperienza, maturata nei campionati di serie A1 italiana e ungherese. Lesue caratteristiche fisiche – è alto 192 cm, ndr – e le sue doti tecniche lo rendono davvero un giocatore universale».
Le parole di Bruno Kadar: «Sono molto emozionato e felice di arrivare in questa società e in una città meravigliosa come Roma. L’idea di giocare nella Città Eterna mi ha convinto sin da subito perché già da bambino sognavo di vivere qui. Roma è la mia città preferita: sono molto contento di poter giocare nell’Olympic. Essere allenato da Mario Fiorillo poi è un’idea che mi ha affascinato, perché penso che possa insegnarmi tantissime cose. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare con lui. Dopo la semifinale play off della scorsa stagione, spero che potremo fare ancora meglio, per la crescita ulteriore di questo gruppo così giovane. Saluto tutto il club e i tifosi: mi auguro di vivere tante bellissime emozioni insieme! Daje Olympic Roma!».
Olympic Roma, weekend agrodolce: il punto sulle giovanili
U18A, Lazio Nuoto – Olympic Roma 10-7
Ultima giornata di regular season non da ricordare per l’U18 dell’Olympic Roma, battuta 10-7 dalla Lazio Nuoto. Al Centro Sportivo Le Cupole, i ragazzi di Marco Neroni partono fiacchi, poi si ritrovano e raggiungono il pari. I biancocelesti rispondono con due gol e all’intervallo lungo siamo 6-4 per i padroni di casa. Di lì in avanti i ritmi calano e l’Olympic non riesce più a ricucire quel gap accumulato alla fine del secondo parziale. La testa – probabilmente – è già alle semifinali nazionali, in programma il 23 e il 24 giugno.
Il commento dell’allenatore Marco Neroni: «Brutta prestazione in questa ultima giornata. Produciamo moltissimo, ma concretizziamo davvero poco o niente. Speriamo sia solo stanchezzamentale, perché ogni squadra che affronteremo d’ora in avanti sarà una delle migliori sedici U18 d’Italia e se non giochiamo ogni azione con la massima concentrazione sarà difficile arrivare alle Final Eight».
Olympic Roma: Pieri, Olivieri, Fabrucci, Tempesta, Lo Re, Lijoi, Eleuteri, Micciulla, Di Santo, De Lena, Lisio, Bonanni, Cenci. TPV: Marco Neroni.
Esce dall’acqua a testa altissima l’U14 dell’Olympic Roma, sconfitta 12-4 dalla forte Distretti Ecologici. Al Centro Sportivo Cellulosa – Edoardo Antonelli, i giovanissimi di Marco Varriale approcciano benissimo al quarto di finale di categoria e per due tempi imbrigliano una delle migliori squadre della regione. Poi, alla lunga esce fuori la maggiore qualità e preparazione dei padroni di casa e il risultato finale è fin troppo severo per quanto espresso in vasca. Ora sotto con l’Aquademia nelle semifinali per decretare il 5°-8° posto.
Il commento dell’allenatore Marco Varriale: «Partita bella e combattutissima per almeno due tempi, in cui abbiamo giocato bene e con grande intensità. Dopo aver rimontato sul 3-3, abbiamo preso il 4-3 a pochi secondi dal cambio campo. Il terzo tempo abbiamo pagato dazio per lo sforzo prodotto e la panchina corta. Spiace per il risultato finale, perché i ragazzi hanno dato tutto – e anche di più – ma onestamente abbiamo incontrato una squadra davvero forte, forse la migliore della regione in questa categoria. Ora cerchiamo di chiudere al meglio una stagione che ad ogni modo ci ha visto crescere tanto. Forza Olympic Roma!».
Olympic Roma: Carlino, Savignoni, Dessy, Bonanni, Panarese, Genovese, Troiano, Nocelli M., Di Bari 1, Rosa 3, Murtas, Nocelli A., Fiormonte. TPV: Marco Varriale.
Termina con una sconfitta il campionato dell’U16 dell’Olympic Roma. Al Foro Italico, i ragazzi di Marco Neroni cedono 4-9 ai Distretti Ecologici. Dopo un primo tempo abbastanza equilibrato, i padroni di casa incappano in un brutto secondo tempo, che penalizza poi il resto della gara. L’Olympic chiude così all’ultimo posto questo primo anno nel girone élite, dove si affrontano le migliori realtà della regione. Il lavoro da fare è tanto, ma il nostro percorso è solo all’inizio.
Le parole dell’allenatore dell’Olympic Roma, Marco Neroni: «Concludiamo il campionato che ci ha visto arrivare mestamente ultimi. Sebbene ci siano alcune attenuanti per il piazzamento finale, rimane che la categoria di élite non può essere affrontata se non con cattiveria agonistica e presenza costante e assidua agli allenamenti. Gran parte della squadra ha comunque dato tutta sé stessa e – nonostante l’assenza di risultati – ha dato il massimo ogni giorno. Magari non diventeremo campioni, ma un atteggiamento simile aiuta nella vita ad ottenere risultati molto più importanti».
Olympic Roma: Roscioli, Bonanni, Cardillo, De Lena, Dessy, Ingarrica, Bartoli, Guicciardi, Blasi, Giuliani, Panarese, Gasparro, Di Bari 1, Rodriguez, Rosa 2. TPV: Marco Neroni.
U16R, Olympic Roma – Nautilus 10-5 (2-0, 3-1, 3-1, 2-3)
Bella vittoria per l’Olympic Roma nel campionato U16 regionale. Al Centro Sportivo Eschilo 2, i ragazzi di coach Franco Bellani battono 10-5 il Nautilus, cancellano la delusione della sconfitta con i Castelli Romani e conquistano il secondo posto nella graduatoria finale della categoria. Partita ben condotta dai padroni di casa, avanti già dal primo tempo e 5-1 al cambio di campo. Complimenti al tecnico e a tutti i ragazzi per il bel risultato ottenuto!
Prima, decisiva sconfitta in stagione per l’Olympic Roma nel campionato U18 CSEN. I ragazzi di Massimo Bigioni, infatti, hanno perso 8-11 con il Villaggio Doria, già battuto largamente durante il girone. Un vero peccato aver sottovalutato l’avversario e aver buttato via l’opportunità di giocare la finale del torneo. Prossimo impegno la finale 3°/4° posto, in cui sicuramente l’Olympic darà il meglio per ottenere un piazzamento sul podio.
L’Olympic Roma perde con il Camogli, ma esce tra gli applausi
Olympic Roma – R.N. Camogli 10-13 (2-5, 2-0, 4-3, 2-5)
Anche in gara 2 vince il Camogli, che si impone 10-13 alla Zero9, ma l’Olympic Roma esce tra gli applausi da questo doppio confronto con la prima classificata del girone Nord. I ragazzi di Mario Fiorillo – con una prestazione di grinta e cuore – danno vita a una partita divertente ed equilibrata. Partono meglio i liguri (2-5), che poi subiscono l’entusiasmo del pubblico e il rientro dei padroni di casa, avanti 7-5 a metà terzo tempo. Gli uomini di Temellini poi ritrovano la bussola, chiudono la serie e vanno in finale promozione con merito.
La cronaca
Patti stappa subito la partita in superiorità, è 1-0. Il Camogli però mostra subito i muscoli e ribalta il match, 1-2. Calcaterra – assoluto protagonista con 5 reti – pareggia, poi è un monologo bianconero. I centri di Temellini sono difficili da domare: Caliogna, Cambiaso (proprio da boa) e Brambilla piazzano il break del 2-5 di fine primo tempo. Sembra finita, ma l’Olympic Roma non ci sta. Prima Ballarini conquista e realizza una superiorità, poi Casasola a 1 secondo dalla fine del secondo parziale deposita alle spalle di Rossi una palomba di rara bellezza: è 4-5 al cambio campo.
Il Camogli non segna più e sbatte sempre sul muro eretto da Giannotti. Il momento è positivo: Calcaterra pareggia e infiamma gli spalti, che spingono Carrozza e di nuovo Calcaterra a scaraventare la palla in rete. È 7-5 Olympic, time out di Temellini. I liguri cercano di riassestarsi, difendono bene tre inferiorità numeriche consecutive e poi approfittano – con un super Brambilla – di tre disattenzioni mortali dei romani: è 7-8 con il gol di Caliogna. Lo Re segna l’8-8 prima della fine del terzo tempo.
Nell’ultimo quarto il Camogli sembra averne di più, merito anche delle maggiori rotazioni disponibili sulla panchina bianconera. Si va 8-10, sempre Calcaterra prova a riaprirla, ma ancora Brambilla e una doppietta di Bianco scrivono 10-13 sul tabellone e spediscono il Camogli in finale play off dopo la sudata di gara 2. Onore all’Olympic Roma e complimenti ai vincitori.
Mario Fiorillo: «Grande prestazione, cresceremo ancora»
Le parole dell’allenatore dell’Olympic Roma, Mario Fiorillo: «Davvero una splendida chiusura di stagione. Abbiamo fatto una prestazione fantastica, la migliore del campionato ed ero certo di questo. Abbiamo messo in difficoltà uno squadrone come il Camogli, andando anche +2. Poi sono usciti fuori i valori e la nostra inesperienza, ma credo che tutti abbiamo fatto un’ottima figura».
Sulla stagione e il futuro: «Siamo cresciuti tutti tanto: il gruppo è migliorato, sono cresciuti i ragazzi individualmente, non solo a livello tecnico e tattico ma soprattutto come mentalità. Questa è la migliore indicazione per la prossima stagione. Adesso ci riposiamo un attimo, poi ricominciamo: abbiamo già iniziato a programmare la prossima annata. Sono sicuro che cresceremo ancora».
Olympic Roma: Giannotti, Camposecco, De Lena, – , Lo Re 1, Calcaterra 5, Cianchetti, Graziosi, Ballarini 1, Carrozza 1, Casasola 1, Patti 1, Borgia. TPV: Mario Fiorillo.
Olympic Roma, serve coraggio: batti il Camogli in gara 2!
Mercoledì 24 maggio, ore 21:00, l’Olympic Roma ospita alla Zero9 la R.N. Camogli, nel match valido per gara 2 della semifinale play off. All’andata alla Baldini, i bianconeri si sono imposti con un secco 12-3. Ora sta agli uomini di Mario Fiorillo far valere il fattore casa e regalare una speranza ai tanti tifosi che riempiranno la tribuna dell’impianto di via Cina. Non è affatto facile: serve una vera e propria impresa per battere i liguri, padroni assoluti del girone Nord.
L’obiettivo principale in casa Olympic Roma è giocarsi la partita alla pari, con tutte le forze possibili. In gara 1 il Camogli è partito subito forte e ha irretito Casasola e compagni. Per i tanti giovani – al primo scontro a eliminazione diretta per la promozione in carriera – di certo anche l’emozione ha giocato un ruolo importante. Rotto il ghiaccio, ora è necessario dare tutti quel qualcosa in più per cercare di allungare la serie a gara 3.
Queste le parole dell’allenatore dell’Olympic Roma, Mario Fiorillo: «Secondo atto di questi play off. Il confronto è sicuramente difficile, come dimostrato in gara 1, contro una squadra forte, ben allenata e costruita per il salto di categoria. Noi abbiamo in mente una partita totalmente diversa da quella di sabato a Camogli, con più grinta e coraggio. Sono convinto che faremo bene, i ragazzi faranno la migliore prestazione della stagione: abbiamo voglia di divertirci e di dimostrare il nostro valore».